Côte Rôtie: alla scoperta delle origini del Syrah nell’Alta Valle del Rodano

 

Nell’estremo nord dell’Alta Valle del Rodano, in Francia, si nasconde un gioiello vitivinicolo amato dagli appassionati del vino di tutto il mondo: la Côte Rôtie. 

 

Questa regione vitivinicola unica, con la sua storia millenaria, caratteristiche climatiche peculiari e paesaggi mozzafiato, rappresenta una delle mete imprescindibili per gli enoturisti. 

 

Di seguito esploreremo le profonde radici di questa terra, le caratteristiche del suo clima, i distintivi tipi di terreno, i vitigni iconici e la produzione di vino che rendono la Côte Rôtie una delle gemme più preziose dell’enografia francese.

 

La storia della Côte Rôtie affonda le sue radici nell’antichità: probabilmente il primo sito dove è stata allevata la vite nel territorio francese dalle stesse tribù locali degli Allobrogi.

 

Con l’avvento della dominazione dell’Impero Romano si assiste ad un incremento dell’attività vitivinicola, con i vigneti si estendevano sulle ripide pendici delle colline sovrastanti il fiume Rodano. 

 

Il nome stesso, “Côte Rôtie”, significa “collina bruciata“, in riferimento al clima favorevole e all’esposizione al sole che caratterizzano questa regione. 

 

Nel corso dei secoli la viticoltura in questa regione ha visto alti e bassi: tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso l’estensione vitata si estendeva solo per circa 70 ettari, mentre negli anni ’90 gli ettari vitati erano circa 150; attualmente gli ettari vitati qualificati per la denominazione sono poco più di 300 e oggi la Cote Rotie è celebrata come uno dei luoghi sacri della produzione di vino di alta qualità.

 

La Côte Rôtie vanta un clima continentale temperato, influenzato dalla vicinanza del fiume Rodano e dalla protezione fornita dalle Alpi settentrionali, condizioni che creano un microclima ideale per la coltivazione dei vitigni che caratterizzano la regione. 

 

Gli inverni sono freddi, con una buona escursione termica tra il giorno e la notte, mentre gli estati sono calde e soleggiate: ciò contribuisce alla maturazione uniforme dell’uva, consentendo la produzione di vini di grande complessità e eleganza.

 

La Côte Rôtie si distingue per la sua geologia unica, che conferisce ai suoi vini caratteristiche distintive. 

 

Le pendici delle colline sono composte principalmente da scisti e gneiss, rocce metamorfiche che trattenendo il calore del sole, favoriscono la maturazione delle uve: questo suolo ricco di minerali, contribuisce alla complessità aromatica dei vini. 

 

Le vigne sono terrazzate e coltivate in piccole parcelle, spesso situate in posizioni panoramiche fino ad altitudini intorno ai 400 mt slm, che conferiscono un senso di magia al paesaggio vitivinicolo; il sistema di allevamento prevede l’utilizzo di un singolo sostegno per vite.

 

I vigneti si affacciano sulla riva destra del Rodano che, all’altezza della città di Ampuis, scorre da Nord-Est a Sud-Ovest: qui i vigneti sono esposti a Sud-Est su pendii che massimizzano l’effetto della maturazione con qualsiasi intensità di luce solare, oltre ad essere al riparo dai venti freddi. 

 

La Côte Rôtie, all’estremo nord della Valle del Rodano settentrionale, è una denominazione che regala grandi emozioni, iniziando dalle caratteristiche pedoclimatiche.

 

La Syrah è il vitigno principe di questo territorio, nonché la sua culla originaria prima della sua espansione planetaria: qua si esprime al meglio nelle pendici ripide e soleggiate, donando vini dal colore intenso, corpo pieno, speziatura bianca, elevata aromaticità, grande freschezza, intensi aromi fruttati e floreali freschi, elegante tessitura.

 

Il Viognier, invece, aggiunge una nota di eleganza ai vini, donando aromi floreali e una piacevole freschezza. 

 

Il disciplinare, infatti, consente l’utilizzo del Viognier per un massimo del 20% in co-fermentazione con la Syrah: questa combinazione di vitigni conferisce alla Cote Rotie una personalità enologica unica nel suo genere, anche se la maggior parte dei produttori introduce nell’uvaggio un massimo di 5% di Viognier.

 

Le due zone originali della denominazione sono ormai entrati nella memoria collettiva degli enoappassionati: la prima è La Côte Blonde posta su uno sperone granitico con esposizione a Meridione poco più a Sud dell’abitato di Ampuis, che offre il substrato per la produzione di vini più morbidi che possono evolvere.

 

La seconda La Côte Brune invece si trova a Nord di Ampuis, ha una esposizione a Sud-Est e presenta terreni di scisto e argilla con alta componente ferrosa: i vini con le uve di questa zona sono più concentrati e possono presentare sentori affumicati.

 

Mentre in passato la tendenza dei produttori era quella di vinificare insieme le uve provenienti dai due suddetti versanti, da qualche decennio la tendenza è quella di imbottigliare prodotti che provengono dai singoli vigneti presenti nelle due zone; così oltre a quelle già descritte, altre ‘La La’ caratterizzano la produzione della Côte Rôtie.

 

Come La Landonne, da cui provengono i vini più longevi, oppure La Mouline, con vecchi vigneti che regalano vini concentrati e armonici, o anche La Turque, con vigneti posti ad altitudini maggiori.

 

La produzione di vino nella Côte Rôtie è un’arte tramandata da secoli: le vigne sono allevate con metodi tradizionali e grande attenzione per la qualità, con le attività che sono svolte nella maggior parte dei casi manualmente, visto il posizionamento delle vigne; anche la vendemmia è spesso effettuata manualmente, il che consente una selezione attenta delle uve migliori. 

 

La Côte Rôtie è famosa per i suoi vini rossi di grande struttura e complessità, con un potenziale di invecchiamento eccezionale: alcuni produttori seguono anche la maturazione in legno più o meno nuovo, che conferisce ai vini una nota di vaniglia e di spezie; i vini prodotti in questa regione incantano i sensi con la loro complessità aromatica, la struttura avvolgente e la raffinatezza.

 

Tra le migliori maison della Côte Rôtie occorre innanzitutto menzionare Etienne Guigal, sicuramente il produttore che ha fatto la storia recente di questa denominazione, imprimendo una svolta stilistica e di qualità dei prodotti; Vidal Fleury è una etichetta che rientra sempre nel gruppo Guigal.

 

Tra gli altri nomi, meritano menzione Clusel-Roch, Jean-Michel Gerin, Jamet, René Rostaing, Delas, Stéphane Ogier, Yves Cuilleron, Pierre Barge, Chapoutier, Jasmin e Ogier. 

 

La Côte Rôtie, con la sua storia millenaria, il clima privilegiato, il terroir unico e i vitigni iconici, rappresenta un’esperienza enoica indimenticabile per gli enoturisti. 

 

Se siete alla ricerca di un viaggio attraverso la storia e la cultura del vino, la Côte Rôtie è il luogo perfetto per immergersi in un mondo di sapori, tradizioni e paesaggi mozzafiato.

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